BUGGERRU CALA DOMESTICA Sorto nel 1864, ex villaggio minerario che si concentra sul fondo di una valletta affacciata sul mare, Buggerru si è da poco riconvertito al turismo con l'apertura di un comodo porto turistico (l'unico tra Carloforte e Oristano). Fondato nel secolo scorso in una zona ricca di giacimenti, divenne in pochi anni un fiorente borgo minerario, centro direzionale della francese Société Anonyme des Mines des Malfidano. Il 4 settembre del 1904, a Buggerru, si svolse la prima rivolta sindacale condotta dai minatori (i famosi moti di Buggerru), da cui nacque il primo sciopero generale in Italia. Nel paese, già da allora, c'erano allora la corrente elettrica, un ospedale, scuole, librerie, una società di Mutuo Soccorso e un piccolo teatro dove si esibivano cantanti d'opera lirica. Nella parte bassa del paese sono esposte le sculture che Pinuccio Sciola ha dedicato ai minatori morti nel 1904, in occasione dei primi moti operai. Perchè visitare Buggerru Nei dintorni del paese si trova la costa più selvaggia dell'isola. Alta e scoscesa, a sud si apre sulla baia di Cala Domestica, una delle più belle della Sardegna, ben protetta in fondo a un fiordo roccioso sorvegliato da una torre spagnola. Sulla piccola spiaggia un tempo venivano imbarcati i minerali estratti a Montecani, sopra Masua. La costa fino a Capo Pecora è bassa e sabbiosa, protetta da alte dune. Il porto è sovrastato dall'uscita della Galleria Henry, percorsa un tempo da un treno a vapore che trasportava il minerale estratto dalle vicine miniere. Oggi la visita consente di osservare il luogo di lavoro dei minatori e di apprezzare in diversi punti panorami straordinari sul mare e sulle falesie. |